L’INPS ha finalmente aggiornato i moduli e le procedure di domanda per la malattia domiciliare e i congedi parentali, includendo i liberi professionisti.
ACTA - Associazione Consulenti Terziario Avanzato
0 Comments
Il glossario è stato redatto dall' Istituto Europeo della Pubblica Amministrazione (EIPA)
http://www.governo.it/Presidenza/USRI/normativa/GLOSSARIO_%20EIPA.pdf Terminologia settoriale in Cinque ling: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.
Reperibile al seguente link: http://rtbicocca.it/master/53-global/multilingua/164-glossario-multilingue-di-economia-parte-i Vous êtes passionnés par les langues étrangères ? Le métier de traducteur vous attire ? Vous désirez en apprendre plus sur la façon de devenir traducteur assermenté ?
Le Village de la Justice fait la lumière sur tout ce qu’il faut savoir sur ce titre de plus en plus prisé. Que fait-il ? La traduction assermentée consiste à traduire de façon certifiée un certain nombre de documents comme des actes de procédure, des actes notariés, des actes d’huissier, des actes administratifs, etc. Il s’agit d’informations officielles pouvant être présentées à toutes administrations, institutions et autorités en France comme à l’étranger. Le traducteur, reconnu comme étant un officier ministériel, certifie qu’un texte est la traduction fidèle et conforme d’un document original. Pour que celle-ci soit reconnue comme étant assermentée, il est obligatoire d’y faire apposer le cachet et la signature du traducteur reconnu officiellement. Le traducteur assermenté doit connaître une ou plusieurs langues étrangères mais également maitriser l’écrit de sa langue maternelle. Il doit être capable de traduire des textes sans en modifier ni le fond ni la forme. Attention, il est important de ne pas confondre le métier de traducteur de celui d’interprète. La grande différence entre ces deux métiers est le moyen de communication employé par chacun : l’écrit pour le premier et l’oral pour le second. Ces activités sont bien distinctes dans la mesure où leurs exigences et leur finalité diffèrent. Le traducteur travaille sur la langue écrite en prenant du temps car il lui faut traduire du mieux possible et de manière fidèle alors que l’interprète doit retranscrire dans l’immédiat et sans préparation tous types de discours ou de conversation. Agréé par la Cour de cassation ou les Cours d’appel, le traducteur assermenté peut assister la justice dans son travail. Il est alors considéré comme étant un expert judiciaire. Il intervient à la demande des magistrats, des officiers de police judiciaire, des avocats ou des justiciables dans le but de traduire des documents destinés à être produits en justice. Il peut être appelé à se prononcer sur le sens précis d’un texte ou sur la qualité d’une traduction. Ce métier exige des qualités d’analyse et de rigueur ainsi que le sens de la précision. Les interventions se faisant à la demande, il faut aussi être très disponible. Formalisme à respecter pour être un traducteur assermenté. Il est indispensable d’être titulaire d’un diplôme reconnu de niveau Bac+5 obtenu dans une université (Master en langue étrangère) ou dans une école spécialisée. Pour être inscrit sur une liste de Cour d’appel, il faut présenter sa candidature au procureur de la République près le Tribunal de grande instance. La police, après une enquête de moralité, transmettra le dossier à la Cour d’appel correspondante. Le titre de traducteur assermenté est alors conféré par cette Cour à l’issue d’une prestation solennelle de serment. Ils sont nommés pour une durée de cinq ans renouvelable. Il existe aussi une liste nationale de traducteurs assermentés. Pour qu’un traducteur puisse figurer sur cette liste et ainsi pouvoir être agréé par la Cour de cassation, il doit déjà inscrit sur la liste d’une Cour d’appel depuis trois ans minimum. Le traducteur exerce principalement en tant qu’indépendant. Sa mission d’expert judiciaire ne s’exerce qu’à titre accessoire. Des liens complémentaires :
Scopri di più su http://www.village-justice.com/articles/traducteur-assermente,14772.html#uCovuOZIp5mXZAdl.99 QUANDO E' RICHIESTA L'ASSEVERAZIONE?
L’asseverazione (anche comunemente chiamata “traduzione giurata” o “traduzione certificata”) viene solitamente richiesta per attestati, diplomi, certificati, contratti, lettere d’incarico, atti del processo e, in generale, in tutti i casi in cui è necessario che sia attestata ufficialmente la corrispondenza del testo tradotto a quanto presente nel testo originale, in modo che la traduzione abbia validità nel paese in cui dev’essere utilizzata. COME SI PROCEDE? Di fatto si tratta, per il traduttore che ha redatto la traduzione, di recarsi personalmente davanti a un funzionario del Tribunale o del Giudice di Pace a ciò preposto, e firmare un verbale che viene successivamente allegato ai testi presentati (il testo originale e il testo tradotto), in cui è riportato il suo giuramento di aver “BENE E FEDELMENTE ADEMPIUTO ALL’INCARICO AFFIDATOGLI, AL SOLO SCOPO DI FAR CONOSCERE LA VERITA”. La sottoscrizione del verbale comporta per il traduttore l’assunzione ufficiale della responsabilità civile e penale relativamente alla traduzione. Normativa di riferimento: art. 5 R.D. 9 ottobre 1922, n. 1366 Regime fiscale 1 marca da bollo da € 16,00 ogni 4 pagine (ogni pagina non può avere più di 25 righe) del documento tradotto, compreso il verbale. 1 marca da bollo da € 3,54 per ogni documento da asseverare * Attenzione: le suddette sono da considerarsi cifre orientative. Ciascun tribunale è libero di adottare un regime fiscale diverso. Documenti necessari
Ufficio competente: le Cancellerie di qualsiasi Ufficio Giudiziario, compreso l’Ufficio del Giudice di Pace. Traduzioni esenti da bollo: in alcuni casi, espressamente previsti dalla legge, le traduzioni sono esenti da bollo. Niente marche, quindi, per atti quali: adozioni, richiesta di borse di studio, cause di separazione e divorzio, cause di lavoro e previdenza, ecc.). Sull’atto andranno trascritti gli estremi della legge che prevede l’esenzione. Asseverazione di traduzioni da una lingua straniera ad un’altra lingua straniera: per asseverare un documento del genere è necessario passare dalla lingua italiana, non essendo possibile asseverare traduzioni inter-lingua. Se, ad esempio, deve essere asseverata la versione tradotta in francese, di un documento originariamente redatto in inglese, dovrà prima eseguirsi la traduzione e la relativa asseverazione da inglese a italiano e quindi la traduzione e relativa asseverazione da italiano a francese. Attenzione! L’asseverazione è un atto pubblico di competenza del Cancelliere. Il giurare senza la presenza del pubblico ufficiale non haalcun significato giuridico. Il giurante, infatti, non assume per il solo fatto di giurare, la figura di pubblico ufficiale. ___________________________________________________________________________________________ Se la traduzione asseverata deve essere trasmessa all’estero, è necessario legalizzare la firma del cancelliere preposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale. La legalizzazione serve a certificare la provenienza degli atti e la qualifica di chi li ha firmati. Consiste nell’attestazione ufficiale (mediante apposito timbro) della qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento, nonché dell’autenticità della firma stessa. Competenza: alla legalizzazione delle firme provvedono
- atti e documenti formati in Italia da una rappresentanza diplomatica o consolare estera, affinché abbiano valore in Italia.
Numerose Convenzioni internazionali, tuttavia, sopprimono o semplificano le procedure di legalizzazione come, ad esempio: - Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961 I documenti formati o da valere negli Stati aderenti alla Convenzione devono essere sottoposti alla formalità della postilla c.d.”Apostille”, in luogo della legalizzazione. L’Apostille è un timbro speciale di forma quadrata che attesta l’autenticità del documento e la qualità legale dell’Autorità rilasciante, da parte dell’autorità del Paese in cui l’atto è formato, abilitata dallo Stato stesso. - Convenzione Europea di Londra del 7 giugno 1968 Sono esenti da legalizzazione gli atti e i documenti rilasciati dalle seguenti Ambasciate e/o Consolati aderenti alla convenzione: Austria, Grecia, Malta, Portogallo, Svezia, Cipro, Irlanda, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Francia, Liechtenstein, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Repubblica Moldova, Turchia, Germania, Lussemburgo, Polonia e Spagna - Convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987: Ai sensi di questa convenzione, ratificata dall’Italia con L. 24.4.1990, n.106, è stata soppressa fra Belgio Danimarca, Francia, Irlanda, Italia ogni forma di legalizzazione o qualsiasi altra formalità equivalente o analoga, anche nel caso in cui gli atti debbano essere esibiti alla rappresentanze consolari di Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda e Italia operanti sul territorio di uno Stato che non ha ratificato la predetta Convenzione. Per gli altri Stati comunitari, anche se aderenti alla Convenzione di Bruxelles, resta fermo il regime di legalizzazione, consolare o per Apostille, se aderiscono alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961. Esistono anche accordi bilaterali tra alcuni Stati che prevedono la dispensa dalla legalizzazione per determinati tipi di atti. E’ quindi sempre opportuno verificare singolarmente i vari accordi esistenti L'uso efficiente dei motori di ricerca per Internet e delle risorse on-line è una delle abilità fondamentali oggi richieste a terminologi, traduttori e mediatori linguistici.
Questo articolo, dopo una sintetica panoramica sulle tipologie, le modalità d’uso e l’evoluzione degli strumenti di ricerca per Internet, presenta il portale di ricerca Term-minator, sviluppato tenendo conto di tali esigenze ed evoluzioni. Term-minator è uno strumento di ricerca avanzata per terminologi, traduttori, redattori e linguisti che amplia le potenzialità dei motori di ricerca, proponendo filtri di ricerca automatizzati con stringhe che combinando in modo mirato gli operatori e le parole chiave indirizza la ricerca a pagine, fonti informative, strumenti terminologici, portali ecc., utili per scopi traduttivi o di ricerca terminologica. Vengono illustrate la struttura, la funzionalità, le possibilità offerte e mostrati alcuni esempi. Per chi scrive e traduce documentazione tecnica direttamente in lingua Inglese, è sempre necessario avere delle risorse "di controllo" per valutare l'efficacia delle soluzione linguistiche adottate.
Anche se si ha una formazione specialistica tecnica è facile cadere nei trabocchetti più inaspettati. Uno dei riferimenti più interessanti è il Portale linguistico Microsoft. Disponibile in modalità multilingua, fornisce due aree fondamentali. GUIDE DI STILE Contengono le indicazioni e le convenzioni linguistiche/stilistiche utilizzate per la localizzazione del software e della relativa documentazione. RACCOLTA TERMINOLOGICA Utilizzabile per sviluppare versioni localizzate di applicazioni che si integrano con i prodotti Microsoft o come glossario IT di base per lo sviluppo di applicazioni in una delle numerose lingue disponibili. Esiste poi anche un comodo motore di ricerca che vi permette di rintracciare la traduzione di un termine, in relazione ai suoi diversi usi nelle interfacce Microsoft. Sulla Gazzetta Ufficiale n. 64 del 18 marzo 2014 è stato pubblicato il D.Lgs. 32/2014, attuativo della delega conferita al Governo per il recepimento delle Direttiva 2010/64/UE sul diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali. Il provvedimento entrerà in vigore il 2 aprile 2014.
“La Direttiva 2010/64/UE tende a disciplinare gli standard minimi per garantire il diritto ad un processo corretto ed equo in applicazione dell’art. 6 della Convenzione Europea per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali e degli artt. 47 e 48 (2) della Carta dei diritti fondamentali.” Le previsioni introdotte dal decreto legislativo sono indirizzate a rendere effettivo, per gli indagati e gli imputati alloglotti che non parlano la lingua italiana, il diritto di piena e consapevole partecipazione al processo. Vale la pena leggere l' articolo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale , in quanto illustra il ruolo affidato dal provvedimento a traduttori e interpreti. La Société Suisse des Auteurs , SSA (sito principale) mette a disposizione un totale di 10.000 franchi svizzeri (circa 8100 euro) per chi intenda tradurre testi originali (adattamenti esclusi) da/a tedesco, francese e italiano. L’importo potrà essere suddiviso anche fra più progetti (max 3) e sono previste 4 date per la scadenza.
Il Centre national du livre di Parigi offre borse di soggiorno per quei traduttori che intendano tradurre testi dal francese nella loro lingua entro 3 anni. L’importo è di 2000 €/mese, la durata da 1 a 3 mesi (eccezionalmente 6), scadenza a seconda delle date in cui si riuniscono le commissioni giudicatrici (comunque distinte per opere letterarie e di saggistica. Il LILEC (Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne) e il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, insieme alla Fondazione Universitaria San Pellegrino di Misano Adriatico bandiscono la seconda edizione del Premio per la Traduzione Poetica.” La scadenza del bando è fissata al 15 aprile. Info qui: Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. . (di Rosaria Fiore e Laura Santi)
La traduzione di una guida turistica è un viaggio metaforico che prelude al viaggio reale del lettore. Le guide turistiche sono intrinsecamente legate al concetto di viaggio, da cui tutti, chi più chi meno, ci sentiamo attratti, forse perché contagiati da quella restlessness che fu la cifra stilistica ed esistenziale di scrittori come Bruce Chatwin. Spesso si dice che tradurre equivale a traghettare il lettore non solo da una lingua all’altra, ma soprattutto da una cultura all’altra: questo concetto non potrebbe essere più azzeccato nel caso delle guide turistiche in generale e delle guide Lonely Planet in particolare. Le guide Lonely Planet nacquero nel 1972, anno in cui Tony e Maureen Wheeler, i fondatori della famosa casa editrice, decisero di realizzare un sogno: trascorrere un intero anno viaggiando. Il progetto iniziale era quello di raggiungere l’Australia partendo dall’Inghilterra e attraversando l’Asia lungo la cosiddetta “rotta hippy”. Al termine del viaggio, rimasti praticamente senza un soldo, iniziarono a lavorare in Australia. In breve tempo si fecero degli amici e questi ultimi li tempestarono di domande sulla loro esperienza, che all’epoca era tutt’altro che consueta, tanto che non esisteva neppure una guida pensata per chi decidesse di girare il mondo in modo autonomo, con un budget limitato e senza appoggiarsi ad agenzie. A poco a poco la coppia cominciò a maturare l’idea di trasformare ricordi e appunti di viaggio in un vero e proprio libro. Poiché nessun editore si era dimostrato interessato a questo progetto, i coniugi Wheeler pubblicarono la leggendaria guida Across Asia on the Cheap a proprie spese. Così nacque l’universo Lonely Planet. Ma che cos’è esattamente una guida turistica? Dal punto di vista funzionale può essere considerata come uno strumento indispensabile per il viaggiatore che desideri muoversi in maniera indipendente. Dal punto di vista dello stile e dei contenuti, invece, è un prodotto ibrido, costituito da testi di natura diversa, nei quali sono riconoscibili vari registri linguistici. I testi di carattere “pratico” offrono ai turisti informazioni su alloggi, ristoranti, locali notturni, trasporti e così via, riportandole in modo quanto più possibile sintetico al fine di consentirne una rapida fruizione. Talvolta, però, il tono delle recensioni può diventare enfatico: non di rado, infatti, le guide celano un’intenzione persuasiva. In questo caso, ricreare il moodfrizzante, ironico e scanzonato tipico degli autori Lonely Planet è un compito tanto fondamentale quanto arduo. Ai testi informativi si affiancano quelli di taglio più descrittivo, che illustrano, per esempio, la storia e la cultura di un paese, e come è facile immaginare presentano uno stile espositivo meno schematico e più coinvolgente, ma al tempo stesso più obiettivo e meno infarcito di battute. Quando si tratta di tradurre una guida è opportuno adottare di volta in volta strategie differenti, da un lato acquisendo la terminologia specifica dei testi turistici (come nelle descrizioni delle strutture di pernottamento e di ristorazione) e dall’altro appropriandosi di linguaggi propri di determinati settori (arte, architettura, gastronomia). Tenendo conto della finalità pratica delle guide, poi, è necessario un complesso lavoro di localizzazione che tende ad avvicinare il testo alla cultura di arrivo, spesso tramite l’eliminazione o la modifica di eventuali elementi stranianti o “politicamente scorretti”. Un esempio che noi traduttori Lonely Planet amiamo citare è quello della pizza: com’è evidente, il lettore italiano faticherebbe a digerire (in senso proprio e figurato!) una “delicious pizza with pineapple”. Ancora più complessa può risultare la traduzione delle guide dedicate all’Italia e alle sue regioni, che negli ultimi anni, per quanto la cosa possa stupire, hanno conquistato una fetta di mercato sempre più consistente. In queste guide trionfa un’immagine stereotipata e a tratti imbarazzante dell’italiano medio, che traduttori (e redattori) devono faticosamente tentare di ridimensionare, sebbene contenga spesso un fondo di verità. Di recente, in una guida dedicata a Napoli, abbiamo incontrato questa perla: “It’s still the norm to live at home until you marry and one-third of husbands still visit their mothers every day. While many of these will have a bowl of their favourite pasta waiting for them, some will also have their laundry freshly washed and ironed”. Particolarmente spinoso, poi, è il tema della religione, nei confronti della quale gli autori Lonely Planet hanno per lo più un atteggiamento dissacrante, a volte persino spietato, mentre i traduttori devono cercare di attenersi al famoso detto “scherza coi fanti ma lascia stare i santi”. Ecco un estratto di una guida della Puglia risalente a un paio di anni fa: “Once a tiny, isolated medieval village in the heart of the Gargano, San Giovanni Rotondo underwent a miraculous transformation after the arrival of Padre Pio […]. There’s only one reason to visit – to marvel at the grand-scale exploitation and blatant commercialisation religious ‘devotees’ can wring out of one man’s self-sacrificing life”. Questo complesso lavoro sui testi, per nostra fortuna, viene affrontato in gruppo: un’altra caratteristica delle guide Lonely Planet, infatti, è la traduzione a più mani. Ogni guida viene divisa in blocchi e affidata a vari traduttori (più o meno numerosi a seconda della lunghezza), che si confrontano via e-mail nel tentativo di rendere il più uniforme possibile l’edizione italiana. Questo scambio costante, oltre a favorire la qualità del “prodotto finale”, consente ai traduttori, fra una risata e l’altra, di uscire dall’isolamento che in genere li caratterizza. La traduzione di una guida turistica, insomma, è un lavoro di squadra e un’operazione di adattamento culturale oltre che linguistico, un “viaggio” metaforico che prelude al viaggio reale dei lettori e, ci auguriamo, concorre alla sua riuscita. |
AutoriSu questo blog potrete trovare informazioni sulle professioni di interprete e traduttore, articoli didattici, glossari, risorse e strumenti utili e offerte di lavoro. Archivio
Giugno 2019
Categorie
Tutti
|