L'idea è che ogni mercato locale si sta trasferendo su Internet dove diventa anche un mercato mondiale. Cio’ significa che oramai il luogo dove si compete è il Web. E ancora di più per i centri di traduzione, per ovvi motivi legati all'ultima barriera di Internet, che non è più geografica bensì linguistica. Perciò l'idea di marketing non puo’ prescindere da una presenza robusta sul Web, che ne è proprio il perno, il punto di riferimento al quale ogni azione marketing, promozionale o di comunicazione rimanda. E' un concetto che ruota attorno ai 4 pezzi fondamentali del puzzle internet, che sono :
Poi alla fine del circuito si ricomincia: la REPUTAZIONE rimanda all'IDENTITÀ e così via... Per cui, in questo contesto, la costruzione di un sito Web, anzi di una presenza Web (il sito è soltanto UN elemento della presenza) non è che la condizione sine qua non per tutto il resto. . Va specificato che in un primo momento gli obiettivi sono prima di tutto non economici come ad esempio rafforzare la propria reputazione, comunicare sempre e dappertutto sui valori dell'azienda, cercare di stabilire contatti con clienti potenziali per poi invitarli/incitarli all’azione. Tutto l'Internet gira attorno a questi principi, così come gira attorno alla partecipazione e alle raccomandazioni: è esattemente il principio cardine delle reti sociali (Facebook, Twitter, LinkedIn, Youtube, per citare le più importanti che ci possono interessare), e piano piano si stanno affermando anche internamente a queste immense reti sociali delle reti "professionali", con una specializzazione, una "verticalizzazione" degli centri d'interessi, compreso per i traduttori. Per cui credere che il primo modo "tradizionale" di ottenere lavori sia il passaparola e che questo tipo di relazione cliente-LSP-traduttori non possa essere replicato su Internet è ignorare totalmente la natura profonda del Web, dove i maggiori protagonisti - da Google a Facebook via Microsoft, Apple, ecc. - stanno proprio implementando delle soluzioni "user-friendly" per aumentare passaparola e raccomandazioni, un principio che per altro sta all'origine del fenomenale successo di Google, e cioè il PageRank... Non si può raccomandare chi non ha una reputazione... e di conseguenza chi non ha una visibilità, una presenza, un'idendità. Forti. Su Internet. Estratto da un articolo di Jean Marie Le Ray OLTRE IL SITO WEB Vendere il proprio servizio rappresenta una delle maggiori difficoltà dei traduttori freelance. Saper dare una giusta immagine di sé e del proprio lavoro serve soprattutto a far sì che il committente riconosca la qualità professionale accettando le tariffe proposte e mantenga il rapporto di fiducia nel futuro, proponendo ulteriori progetti di traduzione. A detta della maggior parte dei traduttori professionisti, il passo più difficile è la creazione di una rete di clientela iniziale, e in questo ambito una corretta redazione del curriculum ha un ruolo chiave (a questo proposito suggerisco i preziosi consigli di Flavia Cerrone su come si scrive un curriculum). È sconsigliabile il cosiddetto “invio a pioggia” di curriculum a tutti i contatti possibili e immaginabili; cerchiamo di individuare un target che risponda alle nostre prerogative (settore di specializzazione, combinazione linguistica, livello di qualità, ecc.). È utile anche inserire il curriculum sul proprio sito web tenendolo costantemente aggiornato. Internet ha portato una grande innovazione, moltiplicando le possibilità di proporsi e pubblicizzarsi, grazie alle numerose community e mailing list del settore. Proz, TranslatorsCafe e Biblit sono le community più frequentate, poiché mettono in contatto i protagonisti del mercato della traduzione dando ai committenti la possibilità di pubblicare inserzioni e selezionare i traduttori; offono inoltre una sezione che consente ai membri di consultarsi sulle scelte terminologiche. Il forum accoglie invece le discussioni più varie su temi legati alla professione e non, dando la possibilità di scambiarsi informazioni utili e consigli. Tra le mailing list ricordiamo Langit, salotto di conversazione di traduttori pronti a offrire aiuti terminologici e suggerimenti su problemi pratici e teorici della professione. È quindi fondamentale puntare soprattutto sulla qualità, che fa sempre rima con professionalità: l’aggiornamento costante e la specializzazione sono investimenti che non possono assolutamente mancare. Svolgere un lavoro più che eccellente è il modo migliore per allargare la propria rete attraverso il passaparola: lo dicono anche gli esperti del marketing, che negli ultimi anni sembrano prediligere la tecnica del buzz marketing (o viral marketing). Il sistema è apparentemente molto semplice: si individuano alcuni consumatori particolarmente soddisfatti del marchio e si affida loro il ruolo di “promotori” del marchio stesso. Come? Stimolando discussioni, curiosità, incitando a parlarne in giro con gli amici e i parenti (nel nostro caso con i colleghi), che saranno incuriositi dal prodotto/servizio e lo acquisteranno, diventandone magari promotori inconsapevoli a loro volta. Semplificare la comunicazione rappresenta quindi la priorità assoluta: il passaparola favorisce la diffusione di un rapporto di fiducia tra il traduttore e il committente, che sarà sicuro di avere a che fare con un professionista serio di cui altre persone si sono ritenute soddisfatte.
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Giugno 2019
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